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Lou Reed, le migliori canzoni: da Walk on the Wild Side a Perfect Day

Microfono cantante

Le migliori canzoni di Lou Reed: da Walk on the Wild Side a Perfect Day, i brani più significativi della discografia del cantautore e poeta statunitense.

Lou Reed ha ricevuto un bel pestaggio dalla stampa per album come Metal Machine Music e Lulu, esperimento portato avanti con i Metallica. Dopo la sua esperienza come fondatore dei Velvet Underground, ha iniziato una carriera solista. Dal suo influente, nonché anche stimolante, Metal Machine Music all’iconica Walk on the Wild Side e oltre, Reed ha dato prova di essere un artista complesso e poetico, nel contempo. Scopriamo insieme i migliori brani della sua carriera, quelli maggiormente apprezzati dai suoi fan più devoti.

Chitarra
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Lou Reed, le canzoni più amate

Iniziamo la nostra lista con Walk on the Wild Side, canzone presente nell’album Transformer del 1970. La canzone documenta il ventre squallido della vita di New York negli anni ’70, toccando argomenti tabù come transessualità, narcotici, prostitute e sesso orale. Non esattamente argomenti mainstream, ma in qualche modo questo brano è comunque riuscito a farsi strada nella Top 20 ed è diventato un marchio di fabbrica dell’artista.

Il video di Walk On The Wild Side:

Passiamo, poi, a Satellite of Love, anch’essa estratta dall’album Transformer, pubblicato nel 1970. Secondo singolo di Transformer, Satellite of Love è una canzone che, originariamente, suonò con i Velvet Underground. Inizialmente la registrò per l’album Loaded della band, anche se non è mai apparsa in quel disco e non stata legata ai VU fino alla realizzazione del cofanetto completo del 1995, Peel Slowly and See. David Bowie, che ha prodotto Transformer, canta anche alcuni cori di sottofondo in questa traccia.

Il video di Satellite of Love:

C’è, poi, Sweet Jane, canzone presente nell’album Rock n Roll Animal, pubblicato nel 1974. Originariamente, era una melodia dei Velvet Underground, che Reed rielaborò nel suo album dal vivo Rock n Roll Animal, aggiungendo un’intro jam in stile Grateful Dead che viene eseguita per tre minuti prima di dare il via alla traccia. Certo, forse è uno sbaglio inserire una canzone dei Velvet Underground in questa lista, ma il confine tra la band e il suo lavoro da solista è così sfocato che ha davvero senso.

Il video di Sweet Jane:

Lou Reed, Perfect Baby e Coney Island Baby

Proseguiamo con Perfect Day, brano presente in Transformer, album del 1972. Perfect Day dipinge il quadro di una giornata sorprendentemente normale, fatta di piaceri semplici: visitare lo zoo, andare al cinema, una passeggiata nel parco. Forse un po’ troppo normale? Alcuni fan hanno interpretano la canzone, declinandola come un velato riferimento all’eroina, mentre altri notano che Reed non è mai stato reticente nel menzionare esplicitamente le droghe e la considerano una sincera canzone d’amore. Quando è stata inserita nella colonna sonora di Trainspotting, è diventata entrambe le cose: una sincera canzone d’amore sulla droga.

Il video di Perfect Day:

Infine, menzioniamo Coney Island Baby, estratta dall’omonimo album pubblicato nel 1975. Dal punto di vista del testo, Reed si mette davvero in gioco in Coney Island Baby, probabilmente la ballata più tenera ed emotivamente rivelatrice che abbia mai registrato.

Una versione bonus-track della canzone contenuta nella ristampa dell’edizione deluxe del 30° anniversario dell’album è stata registrata con Doug Yule, che si è unito ai Velvet nel 1968 dopo la dipartita del membro fondatore, John Cale.

Il video di Coney Island Baby:

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